Il ruolo della volontà del soggetto nelle decisioni che concernono la propria sfera individuale e corporea, specie in ambito terapeutico, rappresenta uno dei problemi cruciali con cui il singolo e la società sono oggi chiamati a confrontarsi.La possibilità di rifiutare la terapia e, conseguentemente, accettare il naturale corso della malattia, evitando il ricorso alla tecnologia ed alla cura, ha aperto il dibattito sull'ammissibilità della scelta del paziente di fruire o meno delle tecniche curative. Come noto, da un lato si pone l'opinione di chi postula l'assoluta indisponibilità e sacralità della vita, che deve essere salvaguardata in ogni condizione. Dall'altro chi, sulla base del diritto all'autodeterminazione riconosce, in ambito terapeutico, il diritto di decidere la sorte del proprio corpo, della propria vita, delle terapie che possono essere accettate o rifiutate. La rilevanza di questi diritti, specie in situazioni tragiche, ed in particolare l'ipotesi della prevalenza dell'uno rispetto all'altro determina importanti conseguenze quanto ai diritti di libertà riconosciuti al singolo. Il lavoro analizza la tutela della salute del soggetto in funzione della sua identità personale focalizzando l'attenzione sulle ipotesi in cui il paziente si presenta cosciente e capace di intendere e di volere nonchè su quelle in cui, al contrario, il soggetto non può autonomamente determinarsi a causa del suo stato patologico.
Principio di autodeterminazione e decisioni di fine vita / Salvatore, Barbara. - In: RIVISTA DI DIRITTO PRIVATO. - ISSN 1128-2142. - 1(2013), pp. 111-137.
Principio di autodeterminazione e decisioni di fine vita
SALVATORE, BARBARA
2013
Abstract
Il ruolo della volontà del soggetto nelle decisioni che concernono la propria sfera individuale e corporea, specie in ambito terapeutico, rappresenta uno dei problemi cruciali con cui il singolo e la società sono oggi chiamati a confrontarsi.La possibilità di rifiutare la terapia e, conseguentemente, accettare il naturale corso della malattia, evitando il ricorso alla tecnologia ed alla cura, ha aperto il dibattito sull'ammissibilità della scelta del paziente di fruire o meno delle tecniche curative. Come noto, da un lato si pone l'opinione di chi postula l'assoluta indisponibilità e sacralità della vita, che deve essere salvaguardata in ogni condizione. Dall'altro chi, sulla base del diritto all'autodeterminazione riconosce, in ambito terapeutico, il diritto di decidere la sorte del proprio corpo, della propria vita, delle terapie che possono essere accettate o rifiutate. La rilevanza di questi diritti, specie in situazioni tragiche, ed in particolare l'ipotesi della prevalenza dell'uno rispetto all'altro determina importanti conseguenze quanto ai diritti di libertà riconosciuti al singolo. Il lavoro analizza la tutela della salute del soggetto in funzione della sua identità personale focalizzando l'attenzione sulle ipotesi in cui il paziente si presenta cosciente e capace di intendere e di volere nonchè su quelle in cui, al contrario, il soggetto non può autonomamente determinarsi a causa del suo stato patologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.