La convergenza di culture e tecnologie nel nuovo quadro teorico della comunicazione digitale impone di rivedere i tradizionali paradigmi della mediologia. In questa riformulazione delle prospettive comunicazionali, il fumetto recupera un’imprevista attualità legata a due aspetti essenziali del suo linguaggio: la messa in scena di un mondo grafico, fondato sull’energia dell’invenzione visiva, e la non-linearità del suo modus narra-tivo, che si sviluppa su una sinergia di codice iconico e codice verbale dai tratti ipertestuali. L’avvento dell’informatica ha prodotto effetti di trasformazione delle cul-ture mediatiche che avrebbero, in teoria, dovuto compiere il processo di obsolescenza dei comics. Invece, se guardiamo all’attuale produzione di cinema e televisione, ma anche se consideriamo le pratiche collegate ai new media, ci rendiamo conto che il fumetto sembra costituire, oggi, il la-boratorio in cui si allestiscono i nuovi immaginari o dove le tradizioni del medium disegnato si offrono produttivamente all’innovazione dei vecchi regimi linguistici e tecnologici. Il cinema, in particolare, rinnova il suo sodalizio strutturale e storico con i comics assumendone la visionarietà radicale attraverso la possibilità di emanciparsi dal referente fisico per approdare, nel definitivo superamento della riproducibilità industriale, a un’immagine in movimento affrancata dal problema della verosimiglianza e proiettata verso la fondazione di un nuovo principio di realtà.
Convergence comics. Dinamiche di trasformazione dei media intorno al fumetto / Brancato, Sergio. - 1:(2009), pp. 545-550.
Convergence comics. Dinamiche di trasformazione dei media intorno al fumetto
BRANCATO, SERGIO
2009
Abstract
La convergenza di culture e tecnologie nel nuovo quadro teorico della comunicazione digitale impone di rivedere i tradizionali paradigmi della mediologia. In questa riformulazione delle prospettive comunicazionali, il fumetto recupera un’imprevista attualità legata a due aspetti essenziali del suo linguaggio: la messa in scena di un mondo grafico, fondato sull’energia dell’invenzione visiva, e la non-linearità del suo modus narra-tivo, che si sviluppa su una sinergia di codice iconico e codice verbale dai tratti ipertestuali. L’avvento dell’informatica ha prodotto effetti di trasformazione delle cul-ture mediatiche che avrebbero, in teoria, dovuto compiere il processo di obsolescenza dei comics. Invece, se guardiamo all’attuale produzione di cinema e televisione, ma anche se consideriamo le pratiche collegate ai new media, ci rendiamo conto che il fumetto sembra costituire, oggi, il la-boratorio in cui si allestiscono i nuovi immaginari o dove le tradizioni del medium disegnato si offrono produttivamente all’innovazione dei vecchi regimi linguistici e tecnologici. Il cinema, in particolare, rinnova il suo sodalizio strutturale e storico con i comics assumendone la visionarietà radicale attraverso la possibilità di emanciparsi dal referente fisico per approdare, nel definitivo superamento della riproducibilità industriale, a un’immagine in movimento affrancata dal problema della verosimiglianza e proiettata verso la fondazione di un nuovo principio di realtà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.