Il progetto del quartiere residenziale di Afragola, redatto durante la ricostruzione post-sisma dell’80 dal gruppo di progettazione costituito da Giancarlo Buontempo, Antonio Lavaggi e Luigi Pisciotti, istituendo un ideale filo rosso di continuità con le esperienze di progetto dei quartieri residenziali razionalisti e post razionalisti, esperienze rilette e reinterpretate alla luce dell’”architettura della città” , costituisce il progetto di una “parte urbana”della città metropolitana di Napoli. Un’area a nord di Afragola, distante dal centro urbano, da cui la separano campi coltivati ed edilizia diffusa prevalentemente abusiva, sembra avere la vocazione ad accogliere una nuova entità urbana in sé conclusa, accettando la discontinuità insediativa come soluzione di continuità ed occasione per una proposta di un progetto urbano generatore di una nuova, autonoma, centralità.Il complesso parrocchiale, progettato dal solo Antonio Lavaggi, nell’intento di configurare la piazza religiosa, si inserisce nel disegno urbano con la chiara valenza di “insula”, cintando il bordo dell’isolato e declinando tutte le potenzialità espressive contenute nella geometria del quadrato.
Le parti ed il tutto. Il complesso parrocchiale ad Afragola di Antonio Lavaggi / Picone, Adelina. - In: RASSEGNA ANIAI. - ISSN 0392-534X. - 3/2013-1/2014:(2014), pp. 26-29.
Le parti ed il tutto. Il complesso parrocchiale ad Afragola di Antonio Lavaggi
PICONE, Adelina
2014
Abstract
Il progetto del quartiere residenziale di Afragola, redatto durante la ricostruzione post-sisma dell’80 dal gruppo di progettazione costituito da Giancarlo Buontempo, Antonio Lavaggi e Luigi Pisciotti, istituendo un ideale filo rosso di continuità con le esperienze di progetto dei quartieri residenziali razionalisti e post razionalisti, esperienze rilette e reinterpretate alla luce dell’”architettura della città” , costituisce il progetto di una “parte urbana”della città metropolitana di Napoli. Un’area a nord di Afragola, distante dal centro urbano, da cui la separano campi coltivati ed edilizia diffusa prevalentemente abusiva, sembra avere la vocazione ad accogliere una nuova entità urbana in sé conclusa, accettando la discontinuità insediativa come soluzione di continuità ed occasione per una proposta di un progetto urbano generatore di una nuova, autonoma, centralità.Il complesso parrocchiale, progettato dal solo Antonio Lavaggi, nell’intento di configurare la piazza religiosa, si inserisce nel disegno urbano con la chiara valenza di “insula”, cintando il bordo dell’isolato e declinando tutte le potenzialità espressive contenute nella geometria del quadrato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.