In letteratura è stata dedicata grande attenzione alla promozione di competenze riflessive nei contesti di Higher Education (Taylor, 2011; Suàrez-Ortega, 2013) e alla definizione stessa dei termini riflessione e riflessività. Da un lato si discutono i diversi livelli di complessità attraverso cui si articola il processo riflessivo (Bleakley, 2006; Moore, 2011), dall'altro il ruolo della narrazione di eventi critici come attivatore di tali processi (Wee & Brooks, 2010). A partire da un modello messo a punto in precedenti lavori (Freda, De Luca Picione & Esposito, 2015), il contributo discute il ruolo dei dispositivi narrativi nel promuovere livelli riflessivi di complessità diversa, come la riflessione (processo volto ad ottenere una nuova conoscenza su di sè), la riflessività (comprensione del posizionamento assunto entro le relazioni), l'agency (messa in atto di azioni riflessive ed appropriate ai contesti). Al fine di esemplificare il modello, sarà presentata un'analisi strutturale e funzionale di 158 narrazioni prodotte da 60 studenti universitari underachievers che hanno partecipato a percorsi di counselling di gruppo nell'ambito del Servizio Imparare ad Imparare del centro SInAPSi (Università Federico II di Napoli). Le consegne narrative consistevano nel racconto di eventi potenzialmente critici (low, high e decisional turning point dell'esperienza universitaria). Le analisi hanno evidenziato, oltre a narrazioni non-riflessive e pre-riflessive, 47 narrazioni di riflessione distribuite uniformemente nei tre input narrativi; 19 di riflessività e 14 di agency, prodotte rispettivamente nel low point e decisional turning point. Sarà discussa l'utilità della narrazione di eventi critici nell'attivare processi riflessivi e di agency all'università, nonchè la necessità che gli interventi psicologico-clinici favoriscano, non solo la promozione di processi riflessivi, ma anche la messa in atto di azioni trasformative ed appropriate ai contesti.
Funzioni riflessive della narrazione entro i contesti di higher education: uno studio qualitativo con studenti underachievers / Esposito, Giovanna. - (2014), pp. 233-234. (Intervento presentato al convegno XVI CONGRESSO NAZIONALE AIP SEZIONE CLINICA E DINAMICA tenutosi a Pisa nel 19-21 settembre, 2014).
Funzioni riflessive della narrazione entro i contesti di higher education: uno studio qualitativo con studenti underachievers
ESPOSITO, GIOVANNA
2014
Abstract
In letteratura è stata dedicata grande attenzione alla promozione di competenze riflessive nei contesti di Higher Education (Taylor, 2011; Suàrez-Ortega, 2013) e alla definizione stessa dei termini riflessione e riflessività. Da un lato si discutono i diversi livelli di complessità attraverso cui si articola il processo riflessivo (Bleakley, 2006; Moore, 2011), dall'altro il ruolo della narrazione di eventi critici come attivatore di tali processi (Wee & Brooks, 2010). A partire da un modello messo a punto in precedenti lavori (Freda, De Luca Picione & Esposito, 2015), il contributo discute il ruolo dei dispositivi narrativi nel promuovere livelli riflessivi di complessità diversa, come la riflessione (processo volto ad ottenere una nuova conoscenza su di sè), la riflessività (comprensione del posizionamento assunto entro le relazioni), l'agency (messa in atto di azioni riflessive ed appropriate ai contesti). Al fine di esemplificare il modello, sarà presentata un'analisi strutturale e funzionale di 158 narrazioni prodotte da 60 studenti universitari underachievers che hanno partecipato a percorsi di counselling di gruppo nell'ambito del Servizio Imparare ad Imparare del centro SInAPSi (Università Federico II di Napoli). Le consegne narrative consistevano nel racconto di eventi potenzialmente critici (low, high e decisional turning point dell'esperienza universitaria). Le analisi hanno evidenziato, oltre a narrazioni non-riflessive e pre-riflessive, 47 narrazioni di riflessione distribuite uniformemente nei tre input narrativi; 19 di riflessività e 14 di agency, prodotte rispettivamente nel low point e decisional turning point. Sarà discussa l'utilità della narrazione di eventi critici nell'attivare processi riflessivi e di agency all'università, nonchè la necessità che gli interventi psicologico-clinici favoriscano, non solo la promozione di processi riflessivi, ma anche la messa in atto di azioni trasformative ed appropriate ai contesti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.