Dalla metropoli alla rete

Nel libro Parigi capitale del XIX secolo, quasi un secolo fa, Wal-ter Benjamin suggeriva di considerare la città metropolitana come il primo medium di massa. In qualche misura, per il grande intellettuale lo stesso spazio abitativo della vita quoti-diana era un dispositivo di comunicazione inteso a organizza-re i processi di socializzazione delle masse. Ma dalla stesura di quelle pagine modernissime è passato molto tempo, e molte cose hanno mutato il volto della metropoli industriale nata dal secolo delle rivoluzioni. Tra le molte domande che il ritorno a Benjamin ci pone, una prevale: ha ancora senso parlare di me-tropoli in un’epoca, da alcuni definita post-industriale, che vede lo scompaginamento del paradigma delle masse e – di-rebbe Joshua Meyrowitz – il definitivo superamento del “sen-so del luogo”? L’emergere dei new media, pochi decenni or sono, segna il tramonto delle comunicazioni di massa ed estende il nostro modo di vivere ben al di fuori dei confini, degli edifici, dei passaggi e delle vetrine della città industria-le.