La fortezza della moltitudine. Incroci tra Grandi Esposizioni e fumetto

Le Grandi esposizioni universali, al pari degli altri media audio-visivi, sono dispositivi necessari all’uomo per decifrare e comprendere le subitanee trasformazioni cui è sottoposta la realtà sociale dall’avvento delle rivoluzioni industriali e il conseguente proliferare di merci e nuove tecnologie. Integrando tutti i media esistenti, dai mezzi di locomozione sino alle nuove macchine industriali, la stampa, la fotografia e soprattutto l’illuminazione elettrica, gli expo assurgono al ruolo di centri di consacrazione della modernità. Creazione specifica della società occidentale dalla seconda metà del XIX secolo, rappresentano senza dubbio un osservatorio privilegiato dal quale scrutare fenomeni sociali, culturali, urbanistici, antropologici di enorme impatto per la storia occidentale. L’abbondanza di oggetti prodotti e immessi sul mercato e il susseguirsi incessante delle nuove soluzioni tecnologiche, provocano una sensazione di disorientamento nel cittadino metropolitano. Compito delle grandi esposizioni universali è mostrare una, seppur illusoria, coerenza nel panorama industriale; immortalare un’istantanea della civiltà, all’interno di uno spazio delimitato e ordinato.