Il saggio riflette sui modi in cui il progetto e la pianificazione della città si modificano entro lo spazio urbano contemporaneo, attraversato dagli effetti di crisi sociali, economiche e ambientali, assumendo la condivisione come forma di lavoro per la modificazione interscalare e intersettoriale della città. Una riflessione che parte dalla constatazione che l’urbanistica è sempre più distante da un approccio autoritativo e meramente allocativo. La dimensione collettiva non solo individua il carattere degli spazi architettonici e urbani, ma mobilita una dimensione processuale e sostantiva del progetto inteso come pratica sociale piuttosto che come azione individuale, modificandone tecniche, riferimenti metodologici e cognitivi, linguaggi, esiti. Ciò è tanto più vero in un contesto globale di diseguaglianze e di marginalità, nelle frange delle grandi aree metropolitane e nei contesti di rischio ambientale, dove la coesione e la collaborazione si delineano come vera e propria resilienza sociale. La condivisione, osservata dalla parte del progetto, consente di affrontare la sfida attuale che reclama di riformulare un’idea dell’abitare utilizzando l’interazione tra le persone come volano del cambiamento.
Collaborazione dalla parte del progetto / Russo, Michelangelo. - In: CRIOS. - ISSN 2279-8986. - 13(2017), pp. 17-30.
Collaborazione dalla parte del progetto
RUSSO, MICHELANGELO
2017
Abstract
Il saggio riflette sui modi in cui il progetto e la pianificazione della città si modificano entro lo spazio urbano contemporaneo, attraversato dagli effetti di crisi sociali, economiche e ambientali, assumendo la condivisione come forma di lavoro per la modificazione interscalare e intersettoriale della città. Una riflessione che parte dalla constatazione che l’urbanistica è sempre più distante da un approccio autoritativo e meramente allocativo. La dimensione collettiva non solo individua il carattere degli spazi architettonici e urbani, ma mobilita una dimensione processuale e sostantiva del progetto inteso come pratica sociale piuttosto che come azione individuale, modificandone tecniche, riferimenti metodologici e cognitivi, linguaggi, esiti. Ciò è tanto più vero in un contesto globale di diseguaglianze e di marginalità, nelle frange delle grandi aree metropolitane e nei contesti di rischio ambientale, dove la coesione e la collaborazione si delineano come vera e propria resilienza sociale. La condivisione, osservata dalla parte del progetto, consente di affrontare la sfida attuale che reclama di riformulare un’idea dell’abitare utilizzando l’interazione tra le persone come volano del cambiamento.File | Dimensione | Formato | |
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