Mentre nel Bronzo medio le isole minori del Tirreno meridionale sono state occupate da densi e complessi sistemi di insediamento, e hanno svolto un ruolo da protagonisti nei traffici marittimi a lunga distanza, con il passaggio al Bronzo recente si registra ovunque la cessazione di quasi tutti gli abitati preesistenti, e una nuova occupazione molto selettiva, limitata a pochissimi siti strategici ben difesi come l’acropoli di Lipari. Il rapporto tra isole e terraferma da questa fase muta radicalmente. Nel Bronzo recente è accertata lungo le coste della Calabria, in particolare nel promontorio di Tropea, la formazione di complessi sistemi di insediamenti cui faceva riferimento il centro costiero di Punta di Zambrone, che intorno al 1200 a.C. accoglie quantità notevoli di importazioni egee, molto superiori a quelle di Lipari. Con il passaggio alla prima età del ferro si passa a una ulteriore selezione dei siti, come dimostra la distruzione e poi l’abbandono definitivo dell’abitato sull’acropoli. In questa fase un ruolo da protagonisti nel controllo delle vie marittime viene svolto da grandi centri proto urbani costieri come Pontecagnano. Rapporti con questo sito sono documentati anche a Castiglione d’Ischia, l’unico abitato insulare di questo periodo noto nel Tirreno meridionale. Gli scavi qui effettuati da Giorgio Buchner hanno portato alla scoperta di un cospicuo gruppo di reperti, che si datano principalmente tra la prima e l’inizio della seconda fase della prima età del ferro. L’abitato cessa di esistere prima che venga fondato sulla stessa isola la colonia ellenica di Pithekoussai.
Castiglione d’Ischia e i mutamenti del popolamento insulare nel Tirreno meridionale tra il tardo Bronzo e il primo Ferro / Pacciarelli, Marco. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - 22:2(2016), pp. 161-186.
Castiglione d’Ischia e i mutamenti del popolamento insulare nel Tirreno meridionale tra il tardo Bronzo e il primo Ferro
PACCIARELLI, MARCO
2016
Abstract
Mentre nel Bronzo medio le isole minori del Tirreno meridionale sono state occupate da densi e complessi sistemi di insediamento, e hanno svolto un ruolo da protagonisti nei traffici marittimi a lunga distanza, con il passaggio al Bronzo recente si registra ovunque la cessazione di quasi tutti gli abitati preesistenti, e una nuova occupazione molto selettiva, limitata a pochissimi siti strategici ben difesi come l’acropoli di Lipari. Il rapporto tra isole e terraferma da questa fase muta radicalmente. Nel Bronzo recente è accertata lungo le coste della Calabria, in particolare nel promontorio di Tropea, la formazione di complessi sistemi di insediamenti cui faceva riferimento il centro costiero di Punta di Zambrone, che intorno al 1200 a.C. accoglie quantità notevoli di importazioni egee, molto superiori a quelle di Lipari. Con il passaggio alla prima età del ferro si passa a una ulteriore selezione dei siti, come dimostra la distruzione e poi l’abbandono definitivo dell’abitato sull’acropoli. In questa fase un ruolo da protagonisti nel controllo delle vie marittime viene svolto da grandi centri proto urbani costieri come Pontecagnano. Rapporti con questo sito sono documentati anche a Castiglione d’Ischia, l’unico abitato insulare di questo periodo noto nel Tirreno meridionale. Gli scavi qui effettuati da Giorgio Buchner hanno portato alla scoperta di un cospicuo gruppo di reperti, che si datano principalmente tra la prima e l’inizio della seconda fase della prima età del ferro. L’abitato cessa di esistere prima che venga fondato sulla stessa isola la colonia ellenica di Pithekoussai.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.