La concreta applicazione delle norme in tema di dissesto finanziario, nonostante più di un ventennio di " rodaggio " , continuano a mostrare una certa complessità. Di conseguenza, l'esame di un caso reale di dissesto finanziario può consentire di mettere in luce tali elementi critici, soprattutto per ciò che concerne gli effetti derivanti dalla chiusura della procedura. Dopo oltre un ventennio dalla sua prima introduzione, l'istituto del dissesto finanziario degli enti locali risulta caratterizzato da un multiforme e articolato substrato normativo, dovuto anche alla sua continua evoluzione, nonché alle recenti innovazioni introdotte con il d.lgs. n. 149/2011, re-lativamente alla cosiddetta procedura di dissesto " a doppia delibera " e poi con il d.l. n. 74/2012, a cui si deve la sostanziale introduzione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Ciò premesso, diventa alquanto immediato immaginare una certa complessità connessa alla concreta applicazione dei numerosi aspetti previsti dalla vigente normativa e da cui possono generarsi non pochi dubbi ovvero difficoltà interpretative e applicative. Il presente lavoro, infatti, si basa su un reale caso di dissesto finanziario, che ha coinvolto un comune e, più nello specifico, cerca di eviden-ziare alcune riflessioni critiche legate alle diverse vicende connesse alla procedura di dissesto finan-ziario che lo hanno visto quale protagonista. Si è cercato di affrontare, segnatamente, il tema della conclusione della procedura prevista dall'art. 244 e ss. del Tuel e, dunque, della " riconsegna " della gestione completa dell'ente (teoricamente, in bonis) agli amministratori locali. Su tale aspetto, tuttavia, si vuole evidenziare come il protocollo procedurale previsto e descritto dal legislatore, molte volte, possa incontrare diversi elementi di problematicità che, se non compiutamente affrontati e risolti, possono paradossalmente allontanare l'ente " bonificato " da una sua effettiva e reale stabilità contabile economica e finanziaria.
Dissesto finanziario degli enti locali: conseguenze della gestione e effetti della chiusura / Ricci, Paolo; Civitillo, Renato. - In: FINANZA LOCALE. - ISSN 0394-8307. - 2(2015), pp. 46-54.
Dissesto finanziario degli enti locali: conseguenze della gestione e effetti della chiusura
Paolo Ricci;Renato Civitillo
2015
Abstract
La concreta applicazione delle norme in tema di dissesto finanziario, nonostante più di un ventennio di " rodaggio " , continuano a mostrare una certa complessità. Di conseguenza, l'esame di un caso reale di dissesto finanziario può consentire di mettere in luce tali elementi critici, soprattutto per ciò che concerne gli effetti derivanti dalla chiusura della procedura. Dopo oltre un ventennio dalla sua prima introduzione, l'istituto del dissesto finanziario degli enti locali risulta caratterizzato da un multiforme e articolato substrato normativo, dovuto anche alla sua continua evoluzione, nonché alle recenti innovazioni introdotte con il d.lgs. n. 149/2011, re-lativamente alla cosiddetta procedura di dissesto " a doppia delibera " e poi con il d.l. n. 74/2012, a cui si deve la sostanziale introduzione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Ciò premesso, diventa alquanto immediato immaginare una certa complessità connessa alla concreta applicazione dei numerosi aspetti previsti dalla vigente normativa e da cui possono generarsi non pochi dubbi ovvero difficoltà interpretative e applicative. Il presente lavoro, infatti, si basa su un reale caso di dissesto finanziario, che ha coinvolto un comune e, più nello specifico, cerca di eviden-ziare alcune riflessioni critiche legate alle diverse vicende connesse alla procedura di dissesto finan-ziario che lo hanno visto quale protagonista. Si è cercato di affrontare, segnatamente, il tema della conclusione della procedura prevista dall'art. 244 e ss. del Tuel e, dunque, della " riconsegna " della gestione completa dell'ente (teoricamente, in bonis) agli amministratori locali. Su tale aspetto, tuttavia, si vuole evidenziare come il protocollo procedurale previsto e descritto dal legislatore, molte volte, possa incontrare diversi elementi di problematicità che, se non compiutamente affrontati e risolti, possono paradossalmente allontanare l'ente " bonificato " da una sua effettiva e reale stabilità contabile economica e finanziaria.File | Dimensione | Formato | |
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