L’articolo svolge alcune riflessioni sulle novità normative introdotte dalla c.d. “riforma Madia” alla disciplina della conferenza di servizi. È oggetto di analisi, quindi, il più recente intervento di riforma, che si aggiunge ai numerosi già intervenuti sull’istituto, il quale ha modificato in modo sostanziale la disciplina della conferenza. Obiettivo primario perseguito dalla riforma è quello di ottenere la semplificazione procedimentale, da sempre ratio dell’istituto, che però nella pratica applicazione è risultato molto complesso da realizzare. Scopo che sembra perseguito nella riforma recente attraverso una elastica combinazione degli strumenti a disposizione ai fini dell’ottenimento, tramite una formazione progressiva del consenso, della decisione. La maggiore flessibilità degli schemi decisionali, con possibili diverse scelte sulle modalità per giungere alla decisione, sembra determinare un ruolo accentuato dell’autorità procedente, alla quale è affidato un importante compito di calibrare le scelte al fine di raggiungere l’obiettivo finale di una decisione quanto più possibile concordata. Il tutto nell’ottica di contemperare le esigenze di semplificazione con la valorizzazione della formazione collegiale della volontà, da verificare nella concreta esperienza.
La conferenza di servizi nella riforma Madia: nuovi raccordi tra procedimenti e ruolo dell’amministrazione procedente / Cocozza, Giovanni. - In: GIUSTAMM.IT. - ISSN 1972-3431. - 4(2018).
La conferenza di servizi nella riforma Madia: nuovi raccordi tra procedimenti e ruolo dell’amministrazione procedente
cocozza giovanni
2018
Abstract
L’articolo svolge alcune riflessioni sulle novità normative introdotte dalla c.d. “riforma Madia” alla disciplina della conferenza di servizi. È oggetto di analisi, quindi, il più recente intervento di riforma, che si aggiunge ai numerosi già intervenuti sull’istituto, il quale ha modificato in modo sostanziale la disciplina della conferenza. Obiettivo primario perseguito dalla riforma è quello di ottenere la semplificazione procedimentale, da sempre ratio dell’istituto, che però nella pratica applicazione è risultato molto complesso da realizzare. Scopo che sembra perseguito nella riforma recente attraverso una elastica combinazione degli strumenti a disposizione ai fini dell’ottenimento, tramite una formazione progressiva del consenso, della decisione. La maggiore flessibilità degli schemi decisionali, con possibili diverse scelte sulle modalità per giungere alla decisione, sembra determinare un ruolo accentuato dell’autorità procedente, alla quale è affidato un importante compito di calibrare le scelte al fine di raggiungere l’obiettivo finale di una decisione quanto più possibile concordata. Il tutto nell’ottica di contemperare le esigenze di semplificazione con la valorizzazione della formazione collegiale della volontà, da verificare nella concreta esperienza.File | Dimensione | Formato | |
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