Il caso Telecom è una conferma della difficoltà di adattare le categorie e gli schemi del processo di cognizione all’ambito delle liti societarie. Si tratta di un tema che, lungi dall’avere solamente valenza teorico-sistematica, ha una importanza centrale dal punto di vista pratico-applicativo, dimostrata dal fatto che tutto il dibattito processuale nel caso di specie si è incentrato sulle conseguenze di quella difficoltà, ovvero sulla questione della legittimazione ad agire di amministratori e soci rispetto a delibere del collegio sindacale e della praticabilità di una tutela non espressamente prevista dall’ordinamento. La discussione che qui si è inteso riavviare, riprendendo riflessioni già svolte soprattutto a proposito delle impugnative delle delibere assembleari e della tutela dinanzi ad operazioni straordinarie, mira a guadagnare una sempre maggiore chiarezza di idee circa le diverse forme di manifestazione dell’attività giurisdizionale nelle liti societarie, dove massimamente si avverte l’esigenza di una tutela rapida ma non necessariamente di natura cautelare, volta ad assicurare il corretto funzionamento dell’organizzazione sociale e la reintegrazione di un ordine giuridico violato al suo interno.
Notazioni problematiche su liti societarie e processo: a proposito del “conflitto di competenza” tra amministratori e sindaci nel caso Telecom / Guizzi, G.; Pagni, I.. - In: LE SOCIETÀ. - ISSN 1591-2094. - 7(2018), pp. 913-919.
Notazioni problematiche su liti societarie e processo: a proposito del “conflitto di competenza” tra amministratori e sindaci nel caso Telecom
G. Guizzi;
2018
Abstract
Il caso Telecom è una conferma della difficoltà di adattare le categorie e gli schemi del processo di cognizione all’ambito delle liti societarie. Si tratta di un tema che, lungi dall’avere solamente valenza teorico-sistematica, ha una importanza centrale dal punto di vista pratico-applicativo, dimostrata dal fatto che tutto il dibattito processuale nel caso di specie si è incentrato sulle conseguenze di quella difficoltà, ovvero sulla questione della legittimazione ad agire di amministratori e soci rispetto a delibere del collegio sindacale e della praticabilità di una tutela non espressamente prevista dall’ordinamento. La discussione che qui si è inteso riavviare, riprendendo riflessioni già svolte soprattutto a proposito delle impugnative delle delibere assembleari e della tutela dinanzi ad operazioni straordinarie, mira a guadagnare una sempre maggiore chiarezza di idee circa le diverse forme di manifestazione dell’attività giurisdizionale nelle liti societarie, dove massimamente si avverte l’esigenza di una tutela rapida ma non necessariamente di natura cautelare, volta ad assicurare il corretto funzionamento dell’organizzazione sociale e la reintegrazione di un ordine giuridico violato al suo interno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.