Il lavoro si occupa del tema del principio di diritto e del c.d. prospective overruling nelle decisioni dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. L’osservazione della giurisprudenza recente consente di valutare gli impianti concettuali utilizzati dal giudice amministrativo, raffrontandoli con gli esiti delle pronunce rese dalla Corte costituzionale e dalla Corte di giustizia dell’Unione europea in relazione al potere di modulare gli effetti delle proprie sentenze. I rapporti fra T.A.R., Sezioni del Consiglio di Stato e Adunanza Plenaria, in un contesto di inevitabili interrelazioni con la giurisprudenza della Corte di Cassazione, mostrano le perduranti difficoltà nell’applicazione del principio del prospective overruling nel processo amministrativo, con un riflesso anche sulla stessa sistemazione dei rapporti operata dall’art. 99 c.p.a. In particolare, la possibilità per il giudice di primo grado di non seguire il principio di diritto, e la diversa regola contemplata per le Sezioni del Consiglio di Stato, fanno emergere aspetti di autonomia decisionale più apparente che reale, soprattutto per pronunce ravvicinate nel tempo. Sono tutti elementi che vanno valutati con attenzione per assicurare una effettiva funzione interpretativa dell’Adunanza Plenaria, che sia coerente con il ruolo che dal disegno costituzionale discende, al fine di guidare i percorsi interpretativi e assicurare la corrispondenza ai principi di affidamento e ragionevolezza come costanti elementi di riferimento.
Principio di diritto fissato dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e prospective overruling / Cocozza, Giovanni. - In: RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE. - ISSN 0035-6182. - 3/2020(2020), pp. 1119-1138.
Principio di diritto fissato dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e prospective overruling
GIOVANNI COCOZZA
2020
Abstract
Il lavoro si occupa del tema del principio di diritto e del c.d. prospective overruling nelle decisioni dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. L’osservazione della giurisprudenza recente consente di valutare gli impianti concettuali utilizzati dal giudice amministrativo, raffrontandoli con gli esiti delle pronunce rese dalla Corte costituzionale e dalla Corte di giustizia dell’Unione europea in relazione al potere di modulare gli effetti delle proprie sentenze. I rapporti fra T.A.R., Sezioni del Consiglio di Stato e Adunanza Plenaria, in un contesto di inevitabili interrelazioni con la giurisprudenza della Corte di Cassazione, mostrano le perduranti difficoltà nell’applicazione del principio del prospective overruling nel processo amministrativo, con un riflesso anche sulla stessa sistemazione dei rapporti operata dall’art. 99 c.p.a. In particolare, la possibilità per il giudice di primo grado di non seguire il principio di diritto, e la diversa regola contemplata per le Sezioni del Consiglio di Stato, fanno emergere aspetti di autonomia decisionale più apparente che reale, soprattutto per pronunce ravvicinate nel tempo. Sono tutti elementi che vanno valutati con attenzione per assicurare una effettiva funzione interpretativa dell’Adunanza Plenaria, che sia coerente con il ruolo che dal disegno costituzionale discende, al fine di guidare i percorsi interpretativi e assicurare la corrispondenza ai principi di affidamento e ragionevolezza come costanti elementi di riferimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.