Il contributo si propone di analizzare il ruolo che gli itinerari culturali potrebbero avere per la valorizzazione del patrimonio identitario e del paesaggio nel Mezzogiorno d’Italia. In particolare, l’attenzione è focalizzata sulla “Via Francigena nel Sud”, un intricato sistema di percorsi che da Roma arriva alle coste pugliesi attraversando l’entroterra appenninico. Dopo aver delineato l’iter di riconoscimento dell’itinerario in sede europea, vengono individuate le criticità connesse all’attuazione della Via Francigena e le problematiche di governance alla scala regionale (Campania). Per comprendere i livelli di attrattività e ricettività dei territori interessati dalla Via Francigena in Campania, sono stati analizzati i dati del MIBACT e quelli di OSM sui beni culturali al fine di evidenziare la distribuzione degli stessi lungo i tracciati. Analogamente sono stati esaminati i dati ISTAT sulle strutture ricettive suddivise per tipologie al 2019, in relazione ai comuni inseriti nell’itinerario. Se la Via Francigena è in grado d’integrare beni culturali e centri minori che, altrimenti, non avrebbero la forza di generare una domanda turistica, di rimando la discontinuità del tessuto ricettivo costituisce un significativo ostacolo per il turismo lento. Il coinvolgimento attivo di enti, soggetti economici e comunità locali nelle linee di finanziamento promosse a livello nazionale ed europeo si configura come fondamentale per una territorializzazione del brand “Via Francigena” in aree marginali o non interessate da flussi turistici.
Itinerari culturali e identità territoriale. La Via Francigena nel Mezzogiorno d’Italia tra prospettive europee e criticità locali. Il caso della Campania / Ronza, Maria. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 2282-572X. - 168(2020), pp. 78-93. [10.13137/2282-572X/32114]
Itinerari culturali e identità territoriale. La Via Francigena nel Mezzogiorno d’Italia tra prospettive europee e criticità locali. Il caso della Campania
Maria Ronza
2020
Abstract
Il contributo si propone di analizzare il ruolo che gli itinerari culturali potrebbero avere per la valorizzazione del patrimonio identitario e del paesaggio nel Mezzogiorno d’Italia. In particolare, l’attenzione è focalizzata sulla “Via Francigena nel Sud”, un intricato sistema di percorsi che da Roma arriva alle coste pugliesi attraversando l’entroterra appenninico. Dopo aver delineato l’iter di riconoscimento dell’itinerario in sede europea, vengono individuate le criticità connesse all’attuazione della Via Francigena e le problematiche di governance alla scala regionale (Campania). Per comprendere i livelli di attrattività e ricettività dei territori interessati dalla Via Francigena in Campania, sono stati analizzati i dati del MIBACT e quelli di OSM sui beni culturali al fine di evidenziare la distribuzione degli stessi lungo i tracciati. Analogamente sono stati esaminati i dati ISTAT sulle strutture ricettive suddivise per tipologie al 2019, in relazione ai comuni inseriti nell’itinerario. Se la Via Francigena è in grado d’integrare beni culturali e centri minori che, altrimenti, non avrebbero la forza di generare una domanda turistica, di rimando la discontinuità del tessuto ricettivo costituisce un significativo ostacolo per il turismo lento. Il coinvolgimento attivo di enti, soggetti economici e comunità locali nelle linee di finanziamento promosse a livello nazionale ed europeo si configura come fondamentale per una territorializzazione del brand “Via Francigena” in aree marginali o non interessate da flussi turistici.File | Dimensione | Formato | |
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