La capacità di affrontare e risolvere problemi è ampiamente riconosciuta, sia in contesto internazionale (NCTM, 2020) che nazionale (MIUR, 2012), come una delle competenze matematiche più importanti da sviluppare negli studenti duran- te il loro percorso scolastico in matematica—non solo, naturalmente—e da por- tarsi come bagaglio per la vita. Nonostante i traguardi per competenze delle In- dicazioni Ministeriali per il primo e secondo ciclo facciano esplicitamente riferi- mento alla competenza di problem-solving, l’impressione è che la risoluzione di problemi sia ancora la cenerentola dell’attività matematica a tutti i livelli scolari: sembrano prevalere, talvolta in modo quasi esclusivo, le attività che richiedono un approccio riproduttivo, piuttosto che quelle che mettono in gioco il pensiero produttivo. In questo articolo parleremo di una metodologia di lavoro con il problem-solving matematico, sviluppata da Peter Liljedahl (Simon Fraser University, Vancouver, Canada): la Mathematical Thinking Classroom, metodologia che ha sperimentato per anni e descritto in un libro (Liljedahl, 2020). Durante un recente periodo di visiting del professore canadese presso il nostro Dipartimento di Matematica e Applicazioni «R. Caccioppoli» dell’Università degli studi di Napoli Federico II, abbiamo avuto l’opportunità di osservarlo condurre attività coerenti con l’approccio della Thinking Classroom con studenti dell’indi- rizzo didattico. In questo articolo, dopo una breve descrizione di tale approccio, lo esemplificheremo a partire dall’esperienza di due studenti.
Mathematical Thinking Classroom: un nuovo modo di portare i problemi in classe / Mellone, M.; Pacelli, T.. - In: ARCHIMEDE. - ISSN 0390-5543. - 2:(2021), pp. 95-101. [10.1400/283747]
Mathematical Thinking Classroom: un nuovo modo di portare i problemi in classe
Mellone M.;Pacelli T.
2021
Abstract
La capacità di affrontare e risolvere problemi è ampiamente riconosciuta, sia in contesto internazionale (NCTM, 2020) che nazionale (MIUR, 2012), come una delle competenze matematiche più importanti da sviluppare negli studenti duran- te il loro percorso scolastico in matematica—non solo, naturalmente—e da por- tarsi come bagaglio per la vita. Nonostante i traguardi per competenze delle In- dicazioni Ministeriali per il primo e secondo ciclo facciano esplicitamente riferi- mento alla competenza di problem-solving, l’impressione è che la risoluzione di problemi sia ancora la cenerentola dell’attività matematica a tutti i livelli scolari: sembrano prevalere, talvolta in modo quasi esclusivo, le attività che richiedono un approccio riproduttivo, piuttosto che quelle che mettono in gioco il pensiero produttivo. In questo articolo parleremo di una metodologia di lavoro con il problem-solving matematico, sviluppata da Peter Liljedahl (Simon Fraser University, Vancouver, Canada): la Mathematical Thinking Classroom, metodologia che ha sperimentato per anni e descritto in un libro (Liljedahl, 2020). Durante un recente periodo di visiting del professore canadese presso il nostro Dipartimento di Matematica e Applicazioni «R. Caccioppoli» dell’Università degli studi di Napoli Federico II, abbiamo avuto l’opportunità di osservarlo condurre attività coerenti con l’approccio della Thinking Classroom con studenti dell’indi- rizzo didattico. In questo articolo, dopo una breve descrizione di tale approccio, lo esemplificheremo a partire dall’esperienza di due studenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.