L’ A., sulla scorta di una recente pronuncia della Corte di Cassazione, riflette sulle conse- guenze del fallimento del coniuge debitore rispetto al trasferimento all’altro coniuge dell’immobile/casa familiare, immobile altresì assegnato al coniuge beneficiario del trasferimento, in quanto convivente con la prole minore, nell’ambito di una pregressa separazione consensuale. L’A. mette in evidenza che è inopponibile al fallimento il trasferimento dell’immobile/casa familiare e non an- che, almeno per un novennio, l’assegnazione della casa familiare. Inoltre, rilevata una disparità di trattamento tra la prole del coniuge insolvente che si separa e la prole del coniuge insolvente che non si separa – siccome il meccanismo di conservazione a vantaggio dei figli dell’habitat familiare opera soltanto nel primo caso – l’A., indaga sui possibili rimedi da accordare al curatore fallimentare per “neutralizzare” il vincolo del novennio sull’immobile assegnato al coniuge in bonis, e speci-ficamente sulle possibilità di fruire, ove la separazione tra i coniugi sia “fittizia”, delle azioni revocatorie, ordinaria e fallimentare, dell’azione di simulazione e dell’opposizione di terzo.
Il fallimento del coniuge e la regolamentazione assunta in sede di separazione consensuale / Lombardi, Rita. - In: IL DIRITTO FALLIMENTARE E DELLE SOCIETÀ COMMERCIALI. - ISSN 0391-5239. - 6(2021), pp. 1281-1314.
Il fallimento del coniuge e la regolamentazione assunta in sede di separazione consensuale
Rita Lombardi
2021
Abstract
L’ A., sulla scorta di una recente pronuncia della Corte di Cassazione, riflette sulle conse- guenze del fallimento del coniuge debitore rispetto al trasferimento all’altro coniuge dell’immobile/casa familiare, immobile altresì assegnato al coniuge beneficiario del trasferimento, in quanto convivente con la prole minore, nell’ambito di una pregressa separazione consensuale. L’A. mette in evidenza che è inopponibile al fallimento il trasferimento dell’immobile/casa familiare e non an- che, almeno per un novennio, l’assegnazione della casa familiare. Inoltre, rilevata una disparità di trattamento tra la prole del coniuge insolvente che si separa e la prole del coniuge insolvente che non si separa – siccome il meccanismo di conservazione a vantaggio dei figli dell’habitat familiare opera soltanto nel primo caso – l’A., indaga sui possibili rimedi da accordare al curatore fallimentare per “neutralizzare” il vincolo del novennio sull’immobile assegnato al coniuge in bonis, e speci-ficamente sulle possibilità di fruire, ove la separazione tra i coniugi sia “fittizia”, delle azioni revocatorie, ordinaria e fallimentare, dell’azione di simulazione e dell’opposizione di terzo.File | Dimensione | Formato | |
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