La decisione della Suprema Corte n. 2617/2014 non riguarda la dipendenza diretta o condizionata della frode dal diritto comunitario, ma si caratterizza per due elementi che, comunque, danno luogo a una forma di eterointegrazione: da una parte, l’autenticazione della decisione interna in base alla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Dall’altra, l’utilizzo di uno strumento di matrice europea, qual è la rintracciabilità, per costruire più adeguatamente la motivazione a sostegno della diversità qualitativa del prosciutto. Il caso del prosciutto DOP, come si è spiegato nel presente elaborato, in parte travolge i tradizionali paradigmi della frode, dapprima per la difficile qualificazione della condotta dell’operatore; di poi, perché implica una “europeizzazione” del diritto penale alimentare, esigenza ormai inderogabile sul versante della tipizzazione delle condotte e della punibilità di fattispecie tecniche nella food law.
Un caso di conformazione comunitaria del diritto domestico: l’attualità della sentenza n. 2617/2014 sul prosciutto DOP / Aversano, F.. - In: RIVISTA DI DIRITTO ALIMENTARE. - ISSN 1973-3593. - 1(2016), pp. 55-74.
Un caso di conformazione comunitaria del diritto domestico: l’attualità della sentenza n. 2617/2014 sul prosciutto DOP
AVERSANO, F.
Writing – Original Draft Preparation
2016
Abstract
La decisione della Suprema Corte n. 2617/2014 non riguarda la dipendenza diretta o condizionata della frode dal diritto comunitario, ma si caratterizza per due elementi che, comunque, danno luogo a una forma di eterointegrazione: da una parte, l’autenticazione della decisione interna in base alla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Dall’altra, l’utilizzo di uno strumento di matrice europea, qual è la rintracciabilità, per costruire più adeguatamente la motivazione a sostegno della diversità qualitativa del prosciutto. Il caso del prosciutto DOP, come si è spiegato nel presente elaborato, in parte travolge i tradizionali paradigmi della frode, dapprima per la difficile qualificazione della condotta dell’operatore; di poi, perché implica una “europeizzazione” del diritto penale alimentare, esigenza ormai inderogabile sul versante della tipizzazione delle condotte e della punibilità di fattispecie tecniche nella food law.File | Dimensione | Formato | |
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