Mentre le crisi, in genere, hanno la tendenza a indebolire le Autonomie sul piano dell’azione legislativa, dell’indirizzo politico e più di tutto in ambito economico e sociale, il nuovo piano di investimenti Next Generation EU, pur essendo la risposta ad una crisi (sanitaria ed economica), si caratterizza per un forte protagonismo degli attori pubblici, in una prospettiva multilivello che coinvolge Unione Europea, Stati, Regioni ed Enti locali. Come i singoli Paesi abbiano costruito i Dispositivi di resilienza nazionali e come stiano realizzandoli rileva sotto due profili: quello della programmazione economica e della valorizzazione delle Autonomie (insieme alle loro responsabilità) di fronte all’irrobustimento finanziario che si realizzerà nei prossimi anni. Si tratta di temi di particolare interesse per l’Italia, dove la questione della distribuzione delle risorse impone un’attenzione programmatoria ai meccanismi di solidarietà interterritoriali, indispensabili a garantire la coesione e l’unità della Repubblica. Il saggio dunque si propone di indagare le trasformazioni socio-economiche attese, con un focus specifico sugli interventi di riequilibrio tra il nord e il sud del Paese per scongiurare che il PNRR, anziché ridurre il livello di diseguaglianza dei diritti tra i cittadini, accresca il divario esistente.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei processi di trasformazione della forma di Stato. Asimmetrie regionale e diseguaglianze dei cittadini / Tuozzo, Michela. - In: COSTITUZIONALISMO.IT. - ISSN 2036-6744. - 2(2022), pp. 110-181.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei processi di trasformazione della forma di Stato. Asimmetrie regionale e diseguaglianze dei cittadini.
Michela Tuozzo
2022
Abstract
Mentre le crisi, in genere, hanno la tendenza a indebolire le Autonomie sul piano dell’azione legislativa, dell’indirizzo politico e più di tutto in ambito economico e sociale, il nuovo piano di investimenti Next Generation EU, pur essendo la risposta ad una crisi (sanitaria ed economica), si caratterizza per un forte protagonismo degli attori pubblici, in una prospettiva multilivello che coinvolge Unione Europea, Stati, Regioni ed Enti locali. Come i singoli Paesi abbiano costruito i Dispositivi di resilienza nazionali e come stiano realizzandoli rileva sotto due profili: quello della programmazione economica e della valorizzazione delle Autonomie (insieme alle loro responsabilità) di fronte all’irrobustimento finanziario che si realizzerà nei prossimi anni. Si tratta di temi di particolare interesse per l’Italia, dove la questione della distribuzione delle risorse impone un’attenzione programmatoria ai meccanismi di solidarietà interterritoriali, indispensabili a garantire la coesione e l’unità della Repubblica. Il saggio dunque si propone di indagare le trasformazioni socio-economiche attese, con un focus specifico sugli interventi di riequilibrio tra il nord e il sud del Paese per scongiurare che il PNRR, anziché ridurre il livello di diseguaglianza dei diritti tra i cittadini, accresca il divario esistente.File | Dimensione | Formato | |
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