La Corte di cassazione, a Sezioni Unite, con la sentenza n. 19597 del 18 settembre 2020, ha stabilito che il principio di simmetria non osta all’assoggettamento degli interessi moratori alla disciplina antiusura, e che la natura usuraria degli stessi può essere accertata ricorrendo alla soglia determinata applicando la maggiorazione prevista dall’art. 2, comma 4, L. n. 108/1996 al TEGM, incrementato del valore medio dell’aumento degli interessi di mora rispetto a quelli corrispettivi, riportato nei decreti ministeriali di rilevazione dei tassimedi ai fini della legge sull’usura. L’impostazione seguita dalla Corte si espone a una serie di rilievi critici, che inducono a ritenere preferibile una soluzione diversa, ossia l’applicazione dell’art. 1384 c.c., che prevede la reductio ad aequitatem della clausola penale manifestamente eccessiva. The Supreme Court, at United Sections, with sentence no. 19597 of 18 September 2020, established that the principle of symmetry doesn’t preclude the subjecting of interest on delayed payment to the anti-usury discipline, and that the usurious nature of them can be ascertained using the threshold determined applying the prevision of art. 2, paragraph 4, l. n. 108/1996 to the TEGM, increased by the average value reported in the ministerial decrees for the interest on delayed payment. The approach followed by the Court exposes itself to a series of critical findings, that lead us to consider a different solution preferable, namely the application of art. 1384 c.c., which provides the reductio ad aequitatem of the penalty clause that is manifestly excessive.
Le Sezioni Unite sull’applicazione della disciplina antiusura agli interessi moratori: luci e ombre / SCOTTO DI CARLO, Michele. - In: DANNO E RESPONSABILITÀ. - ISSN 1125-8918. - 2/2021(2021), pp. 207-222.
Le Sezioni Unite sull’applicazione della disciplina antiusura agli interessi moratori: luci e ombre
Michele Scotto di Carlo
2021
Abstract
La Corte di cassazione, a Sezioni Unite, con la sentenza n. 19597 del 18 settembre 2020, ha stabilito che il principio di simmetria non osta all’assoggettamento degli interessi moratori alla disciplina antiusura, e che la natura usuraria degli stessi può essere accertata ricorrendo alla soglia determinata applicando la maggiorazione prevista dall’art. 2, comma 4, L. n. 108/1996 al TEGM, incrementato del valore medio dell’aumento degli interessi di mora rispetto a quelli corrispettivi, riportato nei decreti ministeriali di rilevazione dei tassimedi ai fini della legge sull’usura. L’impostazione seguita dalla Corte si espone a una serie di rilievi critici, che inducono a ritenere preferibile una soluzione diversa, ossia l’applicazione dell’art. 1384 c.c., che prevede la reductio ad aequitatem della clausola penale manifestamente eccessiva. The Supreme Court, at United Sections, with sentence no. 19597 of 18 September 2020, established that the principle of symmetry doesn’t preclude the subjecting of interest on delayed payment to the anti-usury discipline, and that the usurious nature of them can be ascertained using the threshold determined applying the prevision of art. 2, paragraph 4, l. n. 108/1996 to the TEGM, increased by the average value reported in the ministerial decrees for the interest on delayed payment. The approach followed by the Court exposes itself to a series of critical findings, that lead us to consider a different solution preferable, namely the application of art. 1384 c.c., which provides the reductio ad aequitatem of the penalty clause that is manifestly excessive.File | Dimensione | Formato | |
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