Influencer e mercato agroalimentare: quali condizionamenti?

Nelle logiche di mercato emerge l’utilità di un impianto normativo diretto a garantire contendibilità, equità e innovazione; nello stesso tempo, condizioni adeguate d’ingresso che si contendono a quelle concorrenziali. Garantire equilibrio risulta la sfida principale nel contesto delle strategie di governance, il che implica la risoluzione di aspetti cruciali derivanti dalla digitalizzazione dell’economia. L’importanza assunta dalle piattaforme online impone un inquadramento disciplinare anche in termini di obblighi supplementari (o derivati) a carico dei gestori. Ciò si rende necessario per superare l’apprensione di cittadini e istituzioni, legata alle influenze sulla sicurezza pubblica e sull’e-commerce. Nel panorama digitale, si scorgono diversi approcci nel campo dell’influencer marketing. Sono vari i tentativi delle autorità competenti di costruire linee di indirizzo valide per conformare tali fenomeni a modelli comportamentali appropriati. Al riguardo va evidenziato come gli influencer siano figure a cui il legislatore sta volgendo crescente attenzione: la loro azione persuasiva, infatti, incide su aspetti rilevanti del mercato sotto il profilo securitario e concorrenziale. Si tratta di attori di nuovi scenari propagandistici, capaci di orientare scelte d’acquisto e d’investire – con rischi di reale dipendenza – la platea di followers di cui spesso godono. Nel comparto agroalimentare, gli spazi della comunicazione digitale richiedono l’allestimento di un protocollo di autogoverno secondo modelli originali, anche di matrice culturale, da consegnare agli operatori riguardo all’anticipazione delle soglie di tutela del consumatore e della lealtà commerciale.