Da storico delle scienze sociali e dell’individuo, de Certeau sarebbe stato attratto di certo dalle dinamiche di profondo mutamento che investono i meccanismi fondativi del principio di realtà nell’ambito della società in rete (Castells, 2002), poiché esse rimettono in discussione la stessa “trama” sociolinguistica dell’invenzione del quotidiano. Nello specifico, l’evento sociale su cui si vuole qui tentare una riflessione riguarda il problematico insieme di pratiche e comportamenti riconducibili alle culture digitali, in particolare alla dimensione videoludica. Ci soccorre, a riguardo, il potere attualizzante della cronaca: l’estate del 2016 è stata caratterizzata dal rilancio poderoso dell’augmented reality, uno degli approcci più promettenti tesi ad agglutinare in forme innovative le sfere di realtà e simulazione. Senza aspirare alla radicale “alienazione” mondana proposta dalle ormai vecchie tecnologie della Realtà Virtuale, che riscossero notevole interesse nel dibattito sociologico tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, la augmented reality consente di arricchire la visione di una scena, osservabile mediante un visore (sia esso fisso o mobile), addizionando contenuti virtuali a un ambiente fisico in forma interattiva e in tempo reale.
Attraverso la città fluida. La realtà aumentata come dispositivo di digressione urbana / Brancato, Sergio; Chirchiano, Emiliano. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - 14:(2016), pp. 149-161.
Attraverso la città fluida. La realtà aumentata come dispositivo di digressione urbana
BRANCATO, SERGIO
;CHIRCHIANO, EMILIANO
2016
Abstract
Da storico delle scienze sociali e dell’individuo, de Certeau sarebbe stato attratto di certo dalle dinamiche di profondo mutamento che investono i meccanismi fondativi del principio di realtà nell’ambito della società in rete (Castells, 2002), poiché esse rimettono in discussione la stessa “trama” sociolinguistica dell’invenzione del quotidiano. Nello specifico, l’evento sociale su cui si vuole qui tentare una riflessione riguarda il problematico insieme di pratiche e comportamenti riconducibili alle culture digitali, in particolare alla dimensione videoludica. Ci soccorre, a riguardo, il potere attualizzante della cronaca: l’estate del 2016 è stata caratterizzata dal rilancio poderoso dell’augmented reality, uno degli approcci più promettenti tesi ad agglutinare in forme innovative le sfere di realtà e simulazione. Senza aspirare alla radicale “alienazione” mondana proposta dalle ormai vecchie tecnologie della Realtà Virtuale, che riscossero notevole interesse nel dibattito sociologico tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, la augmented reality consente di arricchire la visione di una scena, osservabile mediante un visore (sia esso fisso o mobile), addizionando contenuti virtuali a un ambiente fisico in forma interattiva e in tempo reale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.