La zootecnia biologica, rispetto agli altri settori agricoli, si è diffusa lentamente in un contesto legislativo, burocratico ed amministrativo abbastanza confuso, a causa del ritardo con il quale sono state emanate le relative norme comunitarie, e questa situazione ha costituito, senza dubbio, un freno allo sviluppo. In questa ricerca è stato valutato il livello di efficienza tecnica in alcuni allevamenti di bufali e bovini da latte campani al fine di verificare se il metodo di conduzione biologico possa costituire un possibile modello di sviluppo agricolo alternativo a quello convenzionale in settori agricoli caratterizzati da elevati input produttivi ed elevata redditività. A tal fine, è stata condotta un’indagine conoscitiva in 3 aziende ad indirizzo biologico (1 bovine e 2 bufaline) e in un’altra (bufalina) in fase di conversione per la produzione foraggera, che, pur con caratteristiche strutturali diverse, rappresentano la totalità di questo tipo di allevamento presente in Campania. Sono stati esaminati, in particolare, gli aspetti alimentari (qualità degli alimenti, soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi, rapporto/foraggi concentrati, ecc) e, attraverso l’applicazione del metodo ANI (Animal Needs Index) utilizzato in Austria per i bovini, i principali fattori che influenzano il benessere animale (il tipo di management, condizioni ambientali, disponibilità di spazio, ecc). Questi aspetti, infatti, hanno la maggiore incidenza ai fini della corretta gestione dell’azienda zootecnica a conduzione biologica. Lo studio è stato effettuato mediante la compilazione e l’analisi di un apposito questionario suddiviso in cinque diverse aree informative: (a) caratteristiche generali dell’azienda; (b) produzioni vegetali; (c) produzioni animali; (d) problematiche del benessere animale; (e) alimentazione praticata. Sono stati, inoltre, prelevati campioni degli alimenti costituenti la razione ai fini della determinazione delle caratteristiche chimiche e nutritive.
Problematiche alimentari e del benessere animale in alcune aziende biologiche bovine e bufaline della Campania / Masucci, Felicia; MARESCA di SERRACAPRIOLA, M. T.; Vozzella, A.; DI FRANCIA, Antonio; DE ROSA, Giuseppe; Napolitano, F.; Grasso, Fernando. - ELETTRONICO. - (2003), pp. 1-11. (Intervento presentato al convegno 2. Workshop sull’Agricoltura Biologica organizzato dal Gruppo Ricerca Agricoltura Biologica Italia (GRAB-IT) tenutosi a Portici nel 9-10 maggio 2003).
Problematiche alimentari e del benessere animale in alcune aziende biologiche bovine e bufaline della Campania
MASUCCI, FELICIA;DI FRANCIA, ANTONIO;DE ROSA, GIUSEPPE;GRASSO, FERNANDO
2003
Abstract
La zootecnia biologica, rispetto agli altri settori agricoli, si è diffusa lentamente in un contesto legislativo, burocratico ed amministrativo abbastanza confuso, a causa del ritardo con il quale sono state emanate le relative norme comunitarie, e questa situazione ha costituito, senza dubbio, un freno allo sviluppo. In questa ricerca è stato valutato il livello di efficienza tecnica in alcuni allevamenti di bufali e bovini da latte campani al fine di verificare se il metodo di conduzione biologico possa costituire un possibile modello di sviluppo agricolo alternativo a quello convenzionale in settori agricoli caratterizzati da elevati input produttivi ed elevata redditività. A tal fine, è stata condotta un’indagine conoscitiva in 3 aziende ad indirizzo biologico (1 bovine e 2 bufaline) e in un’altra (bufalina) in fase di conversione per la produzione foraggera, che, pur con caratteristiche strutturali diverse, rappresentano la totalità di questo tipo di allevamento presente in Campania. Sono stati esaminati, in particolare, gli aspetti alimentari (qualità degli alimenti, soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi, rapporto/foraggi concentrati, ecc) e, attraverso l’applicazione del metodo ANI (Animal Needs Index) utilizzato in Austria per i bovini, i principali fattori che influenzano il benessere animale (il tipo di management, condizioni ambientali, disponibilità di spazio, ecc). Questi aspetti, infatti, hanno la maggiore incidenza ai fini della corretta gestione dell’azienda zootecnica a conduzione biologica. Lo studio è stato effettuato mediante la compilazione e l’analisi di un apposito questionario suddiviso in cinque diverse aree informative: (a) caratteristiche generali dell’azienda; (b) produzioni vegetali; (c) produzioni animali; (d) problematiche del benessere animale; (e) alimentazione praticata. Sono stati, inoltre, prelevati campioni degli alimenti costituenti la razione ai fini della determinazione delle caratteristiche chimiche e nutritive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.